La calcolosi della colecisti o litiasi colecistica è una patologia caratterizzata dalla presenza di formazioni dure simili a sassi, di dimensioni variabili da pochi millimetri a qualche centimetro, all’interno della colecisti. È una malattia assai frequente, presente nel 10-15% della popolazione adulta, associata spesso a rapidi cali ponderali, gravidanze multiple, obesità, sesso femminile. La malattia può essere asintomatica, causare sintomi aspecifici, sintomi tipici o manifestarsi con le sue complicanze.
Sintomi aspecifici sono: sintomi digestivi, quali le turbe del transito o le turbe dispeptiche, la nausea ed il vomito in assenza di dolore
Sintomi tipici: colica biliare postprandiale: dolore in genere localizzato all’epigastrio o all’ipocondrio destro, della durata variabile da 30 minuti a poche ore, di intensità variabile con possibile irradiazione alla spalla destra, che regredisce con uso di antispastici, associato o meno a nausea e vomito.
Complicanze della calcolosi della colecisti: colecistite acuta, empiema della colecisti, perforazione della colecisti, pancreatite acuta. I pazienti sintomatici presentano il 25% di possibilità in più, rispetto a quelli asintomatici, di sviluppare complicanze legate alla presenza di calcoli. Nessun elemento, né l’età, né il sesso, né il tipo o le dimensioni dei calcoli, né la durata della malattia, né la coesistenza di malattie associate permette attualmente di definire che una litiasi asintomatica si complicherà o darà origine a coliche biliari.
Solo una percentuale dell’1-4% per anno sviluppa sintomi legati ai calcoli o alle sue complicanze. Circa il 10% dei pazienti sviluppa sintomi nei 5 anni successivi alla diagnosi di calcolosi e circa il 20% nei 20 anni successivi.
Un trattamento profilattico della calcolosi della colecisti nei pazienti senza sintomi non è giustificato; solo nel caso di colecisti “a porcellana” (presenza di una colecisti a pareti calcifiche), che è associata al cancro in circa il 25% dei casi, l’intervento chirurgico è indicato anche in assenza di calcolosi e sintomatologia
L’intervento chirurgico di asportazione della colecisti è consigliato per chi ha avuto almeno un episodio di colica biliare.
Il gold standard per il trattamento della calcolosi della colecisti sintomatica, non complicata, è rappresentato dalla colecistectomia laparoscopica (l’ intervento avviene attraverso 4 piccoli fori praticati sulla parete addominale). Tale procedura offre il grande vantaggio di ridurre il dolore postoperatorio ed il periodo di convalescenza, di abolire l’ileo paralitico, senza incrementi nella mortalità o nella morbilità, di ridurre i problemi estetici legati alla cicatrice laparotomica, di ridurre i costi legati alla degenza ospedaliera ed al recupero fisico postoperatorio. La dimissione avviene mediamente in II giornata postoperatoria e nell’arco di una settimana è generalmente possibile riprendere l’attività lavorativa. La possibilità di convertire l’intervento da laparoscopico a laparotomico‚ intorno al 2-10%. Il rischio di lesioni alla via biliare principale è sostanzialmente sovrapponibile a quello presente con la tecnica laparotomica.

Ulteriore evoluzione della tecnica laparoscopica è rappresentata dalla cosiddetta colecistectomia con tecnica SILS (single incision laparoscopic surgery) ovvero una tecnica per eseguire un intervento chirurgico e quindi anche la colecistectomia non più utilizzando tre o quattro accessi separati con incisioni di 5-10 mm ma un’ unica incisione più ampia vicino all’ ombelico attraverso la quale vengono introdotti tutti gli strumenti, in parte modificati rispetto a quelli della laparoscopia classica.

La colecistectomia laparotomica o minilaparotomica (l’intervento che viene eseguito con l’apertura dell’addome, con un taglio, più o meno esteso, che segue il margine inferiore delle ultime costole di destra) è ormai da proporre in casi selezionati, e sempre più rari, ad esempio pazienti con empiema della colecisti o in pazienti con precedenti interventi sull’addome superiore o quando ci sia il sospetto di un cancro.

In relazione agli ottimi risultati e al bassissimo rischio di complicanze della colecistectomia laparoscopica altri tipi di trattamento non chirurgico della calcolosi colecistica sintomatica, come la dissoluzione farmacologica dei calcoli con acidi biliari o la loro distruzione, mediante litotrissia con onde d’urto, sono da valutare in casi selezionatissimi (rifiuto dell’intervento chirurgico, altissimi rischi anestesiologici).