Le pseudocisti pancreatiche sono delle raccolte liquide dotate di una parete fibrosa, che possono comunicare o non comunicare con il sistema dei dotti pancreatici. Insorgono dopo uno o più episodi recidivi di pancreatite acuta severa, nel corso di una pancreatite cronica o, più raramente dopo un evento traumatico-contusivo. La cisti si forma in seguito ad una reazione infiammatoria dovuta alla presenza di materiale necrotico all’inizio sospeso in un liquido torbido con componente emorragica e successivamente tende a chiarificarsi. La parete della cisti è costituita da tessuto di granulazione che dopo un processo di << maturazione >> della durata di 4-6 settimane diventa progressivamente fibrosa ed è priva di una parete epiteliale di rivestimento (da qui il nome di pseudocisti).
Le pseudocisti pancreatiche spesso sono asintomatiche, se presenti i sintomi sono legati alla compressione degli organi circostanti: nausea, vomito, ittero e dolore, la febbre si presenta in caso di sovrainfezione. Gli esami strumentali indicati per la diagnosi di pseudocisti pancreatica sono la TAC e/o RM (risonanza magnetica) e l’ecoendoscopia. In caso di dubbio diagnostico, l’ecoendoscopia è particolarmente indicata, sia per la valutazione delle pareti della cisti, sia perché permette di prelevare del liquido per analisi specifiche.
Nel 40-70% dei casi le pseudocisti pancreatiche vanno incontro ad una risoluzione spontanea non necessitando di terapia chirurgica. Il trattamento è indicato per le cisti sintomatiche, infette o a rischio di rottura. L’approccio non chirurgico prevede il drenaggio percutaneo della pseudocisti per via eco-/TC-guidata( ma spesso la pseudocisti tende a riformarsi) e il drenaggio con inserimento di una protesi per via endoscopica con comunicazione cisto-digestiva, realizzabile in caso di compressione gastrica/duodenale. L’approccio chirurgico varia in relazione alla sede, alla morfologia e al grado di maturazione delle pseudocisti pancreatiche e comprende derivazioni cisto-digestive interne (pseudocisto-gastrostomia e pseudocisto-digiunostomia), derivazioni esterne oppure in casi selezionati la resezione pancreatica considerata come l’estrema ratio.